VAT in the Digital Age: l'UE approva la riforma IVA digitale post-Ecofin
Importanti novità sul pacchetto VAT in the Digital Age: il 5 novembre 2024, infatti, durante la riunione dell'Ecofin, il Consiglio dell'Unione Europea ha raggiunto un accordo significativo sulla proposta legislativa. Questa riforma mira a modernizzare il sistema dell'Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) nell'UE, affrontando le sfide poste dalla digitalizzazione e promuovendo la competitività delle imprese europee.
VAT in the Digital Age: breve excursus sulla proposta fino ad oggi
La Commissione Europea ha presentato la proposta VAT in the Digital Age l'8 dicembre 2022, con l'obiettivo di aggiornare le norme IVA per adattarle all'era digitale. La proposta si articola su tre punti principali:
- Requisiti di rendicontazione digitale (DRR): introduzione di un sistema di rendicontazione in tempo reale basato sulla fatturazione elettronica per le transazioni transfrontaliere intra-UE.
- Economia delle piattaforme (Platform Economy): aggiornamento delle norme IVA per le piattaforme digitali che facilitano servizi, come il trasporto passeggeri e gli alloggi a breve termine.
- Registrazione unica IVA: semplificazione delle procedure di registrazione IVA per le imprese che operano in più Stati membri, estendendo il sistema dello sportello unico (OSS).
Dopo la presentazione, la proposta ha attraversato un intenso processo di negoziazione tra gli Stati membri, con discussioni focalizzate sull'armonizzazione delle diverse esigenze di ciascuna nazione e sull'impatto sulle aziende, in particolare le piccole e medie imprese (PMI).
Riforma VAT in the Digital Age: decisione Ecofin del 5 novembre
È durante la riunione Ecofin del 5 novembre 2024 che i Paesi membri dell’EU hanno raggiunto un accordo sul pacchetto VAT in the Digital Age. Questo consenso segna un passo significativo verso la modernizzazione del sistema IVA europeo.
Con l'accordo politico in atto, il pacchetto ViDA seguirà le seguenti fasi:
- Approvazione formale: il Consiglio dell'UE adotterà ufficialmente le misure concordate.
- Consultazione del Parlamento Europeo: il Parlamento, pur avendo un ruolo consultivo, fornirà il suo parere prima dell'adozione finale.
- Recepimento negli ordinamenti nazionali: una volta adottata, la direttiva dovrà essere integrata nelle legislazioni nazionali degli Stati membri entro le scadenze stabilite.
I contenuti della proposta VAT in the Digital Age e la nuova timeline
In sede di incontro, è stata anche definita una nuova timeline di adozione che stabilisce scadenze precise per ciascuno dei tre pilastri principali della riforma; scadenze, queste, che garantiscono alle imprese il tempo necessario per l’adeguamento alle nuove disposizioni comunitarie.
- Obblighi di rendicontazione IVA e fatturazione elettronica
- Dal 2025, con l’entrata in vigore del pacchetto VAT in the Digital Age, gli Stati membri potranno autorizzare l’uso della fatturazione elettronica, senza la necessità di ricevere l’approvazione preliminare dell’EU.
- Entro il 2030, la fatturazione elettronica diventerà obbligatoria per tutte le transazioni transfrontaliere all'interno dell'UE.
- Sempre entro il 2030, le i requisiti di reporting digitale (DRR) diventeranno obbligatori per tutte le vendite e acquisti intra-UE tra imprese (B2B), sostituendo gli i vigenti modelli di rendicontazione. Gli Stati membri potranno estendere questi requisiti anche alle vendite nazionali, purché conformi agli standard UE.
- Entro il 2035, i Paesi con sistemi di rendicontazione digitale pre-approvati (come Italia, Francia, Polonia, Germania, Romania e Belgio) dovranno armonizzare tali sistemi con gli standard ViDA.
- Trattamento dell’IVA per l’economia delle piattaforme
- Dal 2030, le nuove norme IVA per le piattaforme digitali entreranno in vigore, regolando gli aspetti fiscali per i servizi forniti tramite queste piattaforme.
- Registrazione IVA unica nell’UE
- Entro il 2028, il meccanismo del Reverse Charge verrà esteso alle transazioni in cui un venditore estero vende a un cliente registrato ai fini IVA.
- Sempre nel 2028, l’OSS (One-Stop-Shop) verrà ampliato per coprire lo spostamento di beni di proprietà tra confini UE, nonché tutte le forniture B2C effettuate all'estero.
Implicazioni e impatti del pacchetto VAT in Digital Age per le imprese
L'adozione del pacchetto VAT in the Digital Age richiede alle imprese di affrontare diversi adeguamenti strategici e operativi. In primo luogo, sarà necessario aggiornare i sistemi di fatturazione per emettere e ricevere fatture elettroniche conformi ai nuovi standard europei, implementando soluzioni tecnologiche avanzate che garantiscano la conformità normativa e l'efficienza operativa.
Parallelamente, le aziende dovranno rivedere i processi di compliance per allinearsi ai requisiti di rendicontazione digitale introdotti dalla riforma, adottando procedure interne che assicurino la corretta raccolta e trasmissione dei dati fiscali e assumendo nuove responsabilità, come nel caso delle piattaforme digitali considerate fornitori presunti ai fini IVA.
È inoltre essenziale valutare l'impatto finanziario legato all'implementazione dei nuovi sistemi e processi, considerando i costi iniziali di adeguamento e bilanciandoli con i potenziali benefici derivanti dalla semplificazione delle procedure IVA e dall'efficienza operativa a lungo termine.
In questo contesto di cambiamento, affidarsi a un partner esperto - come Digital Technologies - può rappresentare un vantaggio competitivo, supportando l'azienda nell'interpretazione delle nuove normative, nell'implementazione delle soluzioni tecnologiche più appropriate e nella formazione del personale, assicurando una transizione fluida e conforme alle nuove disposizioni.