Hyperautomation RPA è uno dei grandi trend della digital transformation. Lo dimostra l’attenzione degli operatori, ma lo confermano le previsioni degli analisti, secondo cui il mercato crescerà fino al 2030 con un CAGR del 16,5%, partendo dalla ragguardevole valutazione di 31 miliardi di dollari del 2021.
Lo spunto per il successo globale dell’Hyperautomation RPA, sottolineano gli analisti, è stata ancora una volta la pandemia, che ha accelerato i progetti di trasformazione digitale a tutti i livelli, facendo sì che le imprese si concentrassero sui loro processi per identificare aree di automazione intelligente.
Hyperautomation RPA è effettivamente questo: un complesso di tecnologie allo stato dell’arte, adottate sinergicamente per rendere smart ed efficace l’automazione dei processi, andando oltre i vincoli rule-based della Robotic Process Automation.
Nonostante si parli spesso di Hyperautomation RPA, infatti, i due termini andrebbero considerati in modo disgiunto: hyperautomation è un trend volto all’automazione e alla semplificazione del maggior numero di processi aziendali, RPA è una delle tecnologie con cui le imprese attuano i progetti di hyperautomation, insieme all’intelligenza artificiale, agli analytics, al process mining, all’AI conversazionale e molte altre tecniche dell’universo della data science.
Non essendo una tecnologia ma un approccio, hyperautomation è un tema complesso da concretizzare, e per questo le imprese si avvalgono di partner con competenze dedicate. Mai come in quest’ambito, infatti, non è sufficiente la competenza specialistica su una tecnologia, ma è necessaria una forte conoscenza dei processi aziendali e la capacità di integrare più tecnologie per ottenere i risultati definiti in sede di progetto, così da favorire il ROI.
Le previsioni degli analisti testimoniano quanto i potenziali benefici giustifichino qualsiasi sfida. Nonostante, infatti, si parli di automation e quindi si pensi immediatamente ai benefici in chiave di efficienza e di riduzione di costi, in realtà un approccio di hyperautomation produce un cambiamento pervasivo e significativo, che si traduce in ulteriori vantaggi.
Diversi fattori suggeriscono alle aziende di adottare un approccio di Hyperautomation RPA, fattori che, come detto, vanno al di là della tipica riduzione di costi. Sintetizziamoli:
È una diretta conseguenza dell’automazione. La possibilità di svincolare le persone da processi e workflow routinari (per cui è sufficiente RPA) crea un effetto benefico sull’engagement, che si traduce in produttività.
Portare automazione “intelligente” in azienda ha un impatto determinante sulla capacità di relazione con il cliente. A titolo d’esempio, nel contesto di un contact center la sinergia tra Natural Language Processing e Machine Learning può suggerire agli agenti la mossa migliore per elevare il sentiment dell’interlocutore, oppure indirizzare correttamente le risposte di un chatbot. Lo stesso discorso, opportunamente adattato, vale per l’esperienza dei dipendenti, da cui dipende la loro produttività.
Hyperautomation RPA è un tassello fondamentale verso la intelligent enterprise, l’organizzazione data-driven il cui business e i cui processi sono fortemente intrisi di innovazione e di tecnologie esponenziali. Nonostante l’Hyperautomation RPA faccia riferimento specifico al tema dell’automazione, la continua evoluzione tecnologica sottostante lo rende un pilastro dell’impresa moderna.
Hyperautomation RPA somma automazione e insight. La prima crea efficienza, riduce gli errori, accelera i processi e il time to market, la seconda offre spunti di miglioramento e ottimizzazione dei processi, identifica nuove opportunità e modelli di business innovativi. Oltre alla produttività, l’azienda diventa più agile e reattiva di fronte ai trend di mercato.