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Fatturazione elettronica regole generali: le ultime novità in Italia e all'estero

Scritto da Digital Technologies | 5 luglio 2023

Le regole generali della fatturazione elettronica variano da un Paese all’altro, a seconda di come l’ordinamento locale ha intrapreso il percorso di digitalizzazione del tessuto economico e di come intende gestire il fenomeno del tax gap. Questa eterogeneità determina delle criticità soprattutto in tema di fatturazione internazionale, laddove le imprese sono tenute a uniformarsi al dettato normativo del proprio Paese ma anche a quello dei partner commerciali, con un forte rischio di inefficienza, errori e non conformità 

 

Regole generali della fatturazione elettronica e novità italiane 

Per quanto concerne le regole generali della fatturazione elettronica in Italia, il 2022 è stato un anno molto rilevante e si ritiene che il 2023 possa portare qualche evoluzione ma nessuna rivoluzione.  

Oltre alle modifiche ai tracciati tecnici dell’XML, il 2022 ha portato con sé l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica ai professionisti in regime forfettario, rispetto ai quali è stato inoltre esteso il tetto massimo dei ricavi a 85 mila euro. Da un lato, quindi, l’agevolazione viene estesa a un maggior numero di persone, dall’altro l’obbligo di fatturazione elettronica comporta un migliore controllo da parte dello Stato su una buona fetta di contribuenti. Restano esclusi dall’obbligo i professionisti con fatturato inferiore a 25 mila euro, che però dovranno adeguarsi alla fatturazione elettronica entro il 1° gennaio 2024.  

Il 2022 è stato anche l’anno dell’abolizione dell’esterometro, un ulteriore passo avanti verso la digitalizzazione e l’integrazione delle procedure. In precedenza, le imprese con rapporti commerciali con l’estero dovevano condividere trimestralmente con l’autorità fiscale una comunicazione delle operazioni transfrontaliere; oggi, invece, sono obbligate a usare la fattura elettronica anche in questo caso. L’elemento rivoluzionario trae origine dal fatto che – come si vedrà successivamente – non vi è un obbligo generalizzato di impiego della fatturazione elettronica a livello internazionale. L’abolizione dell’esterometro obbliga di fatto l’azienda italiana ad utilizzarla anche in questo caso.  

 

Importanti novità sul fronte europeo

In Italia, l’obbligo di fatturazione elettronica B2B/B2C è in vigore dal 2019, ma non si può dire lo stesso all’estero

Molti Stati hanno imposto l’e-invoicing, ma restringendo il campo al B2G, mentre procedono gradualmente nei mondi sterminati del B2B e B2C. A livello UE, il percorso verso la standardizzazione e l’interoperabilità è avviato da anni, ma tutt’altro che concluso: allo stato attuale, solo le PA degli stati membri sono obbligate a ricevere ed elaborare fatture elettroniche (redatte in certe modalità e con determinati formati), ma non vige alcun obbligo in capo alle imprese.  

Progetti comunitari come VAT in the Digital Age si propongono di aiutare gli Stati a gestire il fenomeno dell’evasione IVA sui rapporti transfrontalieri promuovendo l’interoperabilità delle e-fatture, ma anche in quest’ambito il percorso è in divenire e una data importante dovrebbe essere il 2028.  

Più in dettaglio, la Commissione Europea ha proposto a fine 2022 (8 dicembre) una serie di misure finalizzate a rivedere completamente il sistema IVA europeo, la cui attuale complessità crea un terreno fertile per le frodi fiscali. Secondo la Commissione, il 25% dei 93 miliardi di Tax Gap del 2020 è riconducibile proprio a frodi negli scambi intra-UE. La proposta prevede quindi in primis la creazione di un sistema di digital reporting in tempo reale basato sull’e-invoicing, cosa che di fatto comporta due conseguenze:  

 

  • la standardizzazione delle informazioni che i soggetti passivi devono presentare alle autorità fiscali; 
  • l’introduzione della fattura elettronica obbligatoria per le operazioni transfrontaliere. Il formato scelto è ovviamente quello europeo, risalente alla Direttiva 55/2014 (UBL e CII). 

 

La e-fattura negli Stati europei e il percorso verso il 2028 

Mentre gli Stati europei intraprendono il cammino della standardizzazione, le regole generali della fatturazione elettronica sono, come detto, diverse da uno Stato all’altro e rientrano di fatto in 5 modelli, che vanno da quello rigidamente centralizzato (Italia) a quelli fondati sull’interoperabilità (Svizzera). 

Osservando la situazione interna di molti Stati si rileva una forte accelerazione del tema, tanto che nel 2023 assisteremo a importanti novità. A titolo d’esempio, l’obbligo di fatturazione elettronica è già stato introdotto dal 1° gennaio in Serbia e, nel corso dell’anno, riguarderà senz’altro il Belgio (B2G, con potenziale estensione al B2B nel 2024) e il Lussemburgo (B2G), mentre nel 2024 inizierà il percorso in Francia, laddove sono previsti diversi step che si estenderanno nel 2025 e 2026.  

Un importante aggiornamento proviene dalla Germania, dove il Ministero delle Finanze federale ha annunciato (17 aprile 2023) il proprio progetto di fatturazione elettronica nel B2B. Attualmente, il governo federale tedesco concede ai singoli Lander un certo grado di autonomia decisionale, il che può portare a una forte frammentazione in tema di e-fattura. La standardizzazione avrebbe dunque un importante effetto di semplificazione, sia interno sia verso l’estero. Si ipotizza che l'introduzione della fatturazione elettronica in tutto il Paese possa avvenire il 1° gennaio 2025, ma non ci sono conferme in merito. La proposta del Governo prevede l’adozione dello standard europeo, anche per garantire conformità con il progetto VAT in the Digital Age descritto in precedenza. 

Molto probabilmente, ma non ci sono ancora conferme definitive, il 2024 sarà l’anno della fatturazione elettronica obbligatoria in Spagna. Al di fuori dell’Europa, importanti novità su questo fronte riguardano l’Arabia Saudita, con il secondo step di introduzione dopo il primo del 2022, l’India, il Messico, l’Australia e il Giappone, laddove dovrebbe essere introdotto un obbligo di fatturazione B2B, ma manca ancora una conferma definitiva.