Fatturazione elettronica e digitalizzazione sono concetti fortemente connessi. La fatturazione elettronica, che com’è noto è obbligatoria in Italia (anche) nei rapporti B2B e B2C, rientra infatti nel macrocosmo della digitalizzazione dei processi aziendali, quell’articolato percorso di trasformazione finalizzato a ridurre i costi, massimizzare l’efficienza e, grazie alla valorizzazione dei dati, anche a sviluppare nuove opportunità e modelli di business. Il collegamento tra fatturazione elettronica e digitalizzazione è proprio questo: la prima è una parte, una porzione di un iter più ampio sul quale le aziende stanno costruendo il proprio futuro e che passa attraverso le tappe della dematerializzazione, della digitalizzazione e dell’automazione dei processi.
In questo scenario, la fatturazione elettronica deve essere ‘interpretata’ in modo corretto, poiché pur trattandosi di fatto di un’imposizione, essa rientra a pieno titolo nel processo di digitalizzazione appena sintetizzato, ed è quindi uno strumento con cui l’azienda può ottenere saving da un lato e più produttività dall’altro. Dal punto di vista dell’impresa, la vera efficienza si ha nel momento in cui la fatturazione elettronica è integrata in modo sinergico con i processi, con gli strumenti di uso quotidiano e anche con il modello organizzativo dell’azienda. Se infatti è normale per un libero professionista adottare gli strumenti gratuiti forniti dall’Agenzia delle Entrate, l’azienda – che ha a che fare con cospicui volumi di fatturazione – deve ragionare in termini di efficienza, che si ottiene (appunto) solo per via di integrazione con i sistemi e i processi già in essere. Inoltre, le aziende dovrebbero anche tenere conto dei costi di gestione della multicanalità, che potrebbero non essere banali: il fatto che la fatturazione elettronica sia obbligatoria non significa, infatti, che le aziende non ricevano più fatture in PDF (es, quelle dei collaboratori in P.IVA forfettaria) o in diversi formati da fornitori esteri (comprese quelle cartacee), rendendo piuttosto complessa la gestione del ciclo di vita delle fatture, da cui costi in crescita dovuti anche agli inevitabili errori dei processi manuali.
Il ruolo di Digital Technologies in ambito di fatturazione elettronica e digitalizzazione è finalizzato a semplificare ed efficientare i processi di ciclo attivo e passivo all’interno di un panorama digitale piuttosto complesso e articolato. Come si è visto, infatti, la fatturazione elettronica – o meglio la gestione del ciclo di vita della fattura - è benefica solo se integrata nei sistemi e sinergica con il modello organizzativo dell’azienda.
A tal fine, Digital Technologies mette a disposizione dei propri clienti una piattaforma altamente flessibile, integrabile con gli ERP aziendali, compatibile con diversi formati, fortemente modulare e personalizzabile sulla base delle specifiche necessità manifestate dal cliente. La piattaforma, facilmente accessibile via web anche da dispositivi mobile, gestisce efficacemente tutto il ciclo di vita della fattura, garantisce scalabilità e, ovviamente, piena aderenza alla normativa di riferimento.
Per quanto concerne, poi, la fatturazione internazionale, Digital Technologies si fa carico di gestire tutta la complessità insita nella materia, che dipende da normative fiscali estremamente eterogenee nelle varie parti del mondo e, soprattutto, dai diversi formati, sintassi, procedure e canali di comunicazione che vanno adottati per gestire con successo i processi di fatturazione in ingresso e in uscita. Non dimentichiamo, infatti, che una standardizzazione forte come quella italiana è molto rara al di fuori dei nostri confini: mentre in ambito B2G si può contare su un obbligo di fatturazione elettronica piuttosto diffuso, nel B2B la situazione è molto eterogenea e questo amplifica a dismisura il fenomeno della multicanalità, con connessi costi di gestione. Affidarsi a un provider come Digital Technologies significa eliminare del tutto la complessità del fenomeno, accelerare al massimo i processi, ridurre i costi ed essere certi della rispondenza dell’attività alla normativa in essere, che come tale cambia di continuo in tutto il mondo.