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Fattura elettronica verso l'estero: cosa fare per non avere problemi

Scritto da Digital Technologies | 22 ottobre 2020

Dirimere le problematiche relative all'utilizzo della fattura elettronica verso estero è un passaggio fondamentale per le imprese italiane. La fattura elettronica verso l'estero rappresenta infatti un elemento determinante per le PMI e le grandi imprese italiane che vogliano trovare nuovi sbocchi commerciali per i propri prodotti e servizi. La frenata economica del 2020 è destinata ad esaurirsi soprattutto grazie alle esportazioni. È quindi evidente che riuscire a gestire al meglio la fatturazione elettronica verso l'estero diventa importante per garantirsi un vantaggio competitivo internazionale, non solo verso i paesi dell'Unione Europea, ma a livello globale. La Fattura Elettronica verso l'estero così come la fattura elettronica negli scambi con operatori nazionali sono alla base della innovazione e semplificazione digitale dell'impresa.

 

La fattura elettronica verso estero per la ripresa dell'Export

Il calo dovuto alla crisi pandemica e alle incertezze ereditate dal 2019, porterà a -11,3% delle esportazioni italiane. Lo ha reso noto Sace - Spa del gruppo Cassa Depositi e Prestiti - nell'ultimo “Rapporto Export” di metà settembre. Ma la stessa Sace prevede una crescita del 9,3% nel corso del 2021 e poi di oltre il 5% nei due anni successi, quando le esportazioni nazionali toccheranno i 510 miliardi di euro. E' chiaro quindi che attrezzarsi al fine di rendere la fattura elettronica verso estero uno strumento d'uso quotidiano l'electronic invoicing  rappresenta un passaggio indispensabile per affrontare il prossimo futuro del commercio transnazionale. Nell'ambito del rapporto di Sace si evidenzia inoltre, a cura di un approfondimento del Politecnico di Milano, la grande opportunità offerta dall'export digitale. L’export italiano online di prodotti per consumatori finali nel 2019 è cresciuto del 15% per un valore complessivo di 11,8 miliardi di euro, mentre l’export digitale tra imprese ha rappresentato il 28% dell’export totale per un valore di 134 miliardi di euro.

 

Con la Fattura Elettronica verso estero non serve più l'Esterometro

La fattura elettronica in Italia è d'obbligo da gennaio 2019, ma per chi effettua operazioni di import/export con l'estero è ancora valida la fattura tradizionale cartacea. Lo strumento da utilizzare in questo caso è l'Esterometro, l'adempimento Iva sulle fatture emesse da e verso operatori che non abbiano residenza nel nostro Paese. L'Esterometro non viene più utilizzato se si passa alla Fattura Elettronica verso estero. La Fattura Elettronica verso estero è ormai una delle funzioni base presente nelle soluzioni per la contabilità aziendale proposte da molti fornitori di tecnologia e quindi gestibili con semplici 'click' proprio come per le fatture elettroniche verso operatori italiani.

 

Consigli per la giusta compilazione della Fattura Elettronica verso estero

 Per chi non utilizzasse piattaforme informatiche per la contabilità, oppure per chi inizia ad avere interscambi con l'estero, la compilazione di una fattura elettronica verso estero deve avere alcuni accorgimenti particolari.

Il Sito delle Agenzia delle Entrate ha una apposita pagina con tutte le FAQ in risposta alle principali questioni relative alla fattura elettronica verso l'estero.

La prima cosa da sapere è che il numero di fattura deve essere sequenziale: se sono state emesse 10 fatture cartacee con operatori nazionali, la fattura elettronica verso estero che stiamo emettendo deve essere la undicesima. Altri dettagli importanti che riguardano la compilazione della fattura elettronica verso estero sono relativi al Codice Destinatario, il CAP e il campo IVA.

- Nel campo Codice Destinatario bisogna inserire il codice XXXXXXX (sette volte X).

- Nel campo CAP va inserito il codice 00000 (cinque volte Zero).

- Nel campo IVA va inserita la Partita IVA comunitaria se il cliente ha sede in un Paese dell’UE, oppure il codice OO99999999999 se il cliente ha sede fuori dell’Unione Europea.

Importante è ricordarsi di inviare all'operatore estero una copia della fattura, in formato elettronico Pdf o via posta in formato cartaceo.