L’espressione archiviazione digitale dei documenti farebbe pensare a un processo di memorizzazione di contenuti digitali su supporti idonei, in grado cioè di assicurarne l’integrità nel corso del tempo. In realtà, risulta più frequente l’espressione conservazione digitale dei documenti, che si riferisce a un processo regolato da normativa locale e internazionale, il cui fine è garantire la validità dei documenti (anche quelli originariamente cartacei) nel tempo. Vediamo come fare.
Partiamo dunque dalla normativa. Secondo l’AgID, un sistema di conservazione è quello che garantisce “autenticità, integrità, affidabilità, leggibilità e reperibilità dei documenti informatici”. Le regole tecniche sono definite nelle Linee Guida sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici dell’AgID.
Le linee guida definiscono un sistema di conservazione disciplinandone tutte le componenti, tra cui:
È piuttosto complesso elencare le tipologie che rientrano nell’ambito dell’archiviazione digitale dei documenti, vista l’estensione della materia e la quantità di documenti che vengono gestiti quotidianamente dalle imprese. Vi rientrano certamente documenti fiscali chiave come le fatture, i libri contabili e le note di credito, ma anche contratti, dichiarazioni fiscali (F24, modello IVA…) e, più in generale, i documenti utili per l’opposizione a terzi, come i preventivi, le PEC, DDT, documenti di riconoscimento e molto altro.
Nel macrocosmo dell’archiviazione digitale dei documenti, due temi chiave sono la firma digitale e la marca temporale, strumenti essenziali per una conservazione documentale conforme alle normative vigenti.
La combinazione di firma digitale e marca temporale assicura che i documenti siano autentici, immodificabili e pienamente opponibili a terzi in caso di dispute legali. La firma digitale, come tipologia di firma elettronica qualificata, garantisce il massimo livello di sicurezza e validità giuridica. Anche altre forme di firme elettroniche, come quella semplice e quella avanzata, attribuiscono valore legale ai documenti, ma hanno una forza probatoria meno robusta in situazioni di contestazione.
La conservazione digitale dei documenti richiede strumenti avanzati e affidabili, che garantiscano conformità normativa, sicurezza e accessibilità. Questi strumenti possono essere sviluppati e gestiti internamente o affidati a un outsourcer di fiducia, capace di governare interi processi con competenze specializzate e tool dedicati.
Una soluzione di legal archiving è un sistema IT progettato per garantire che i documenti digitali siano archiviati nel pieno rispetto delle normative vigenti. Tra le caratteristiche vincenti spiccano:
Per massimizzare l’efficacia, queste soluzioni dovrebbero integrarsi perfettamente con i sistemi di gestione documentale già in uso, creando un flusso operativo continuo e senza interruzioni.
Adottare una soluzione di legal archiving porta molteplici benefici. Il principale è certamente la conformità normativa, che consente all’azienda di opporre i documenti in modo efficace durante audit, verifiche o dispute legali, con conseguente riduzione dei rischi.
Dal punto di vista operativo, queste soluzioni ottimizzano i processi interni, offrendo funzionalità di automazione che rendono la gestione documentale più veloce ed efficiente. La possibilità di accedere rapidamente ai documenti necessari, grazie a funzionalità avanzate di ricerca, migliora l’accessibilità e semplifica le attività quotidiane, riducendo i tempi di lavoro.