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RPA Robotic Process Automation: i vantaggi per l'automotive

Scritto da Digital Technologies | 1 giugno 2022

L’automazione è un pilastro dell’automotive e RPA (Robotic Process Automation) rientra alla perfezione in questo contesto. In ambito industriale, l’automazione risale agli anni ’60 e in più di mezzo secolo ha permesso all’industria automobilistica di abbattere i costi e incrementare la qualità dei prodotti, riducendo al tempo stesso le attività più faticose e rischiose per gli operatori.  

L’automotive è un settore complesso, fortemente competitivo e globalizzato per definizione, in cui la riduzione dei costi operativi è basilare per mantenere una presenza competitiva a prescindere dalle instabilità dei mercati. Paradossalmente, se in ambito produttivo non è neppure ipotizzabile un impianto senza (o con una limitata presenza di) automazione, l’industria automobilistica fatica non poco ad efficientare i processi operativi e di back-office, con la conseguenza di dirottare moltissime risorse verso attività e processi automatizzabili sottraendole da ciò che conta di più: fornire prodotti, servizi ed esperienze straordinarie ai propri clienti 

 

RPA (Robotic Process Automation) e le sfide dell’automotive 

RPA (Robotic Process Automation) è una delle tendenze più interessanti del momento poiché coniuga i benefici di efficienza tipici dell’automazione con una forte carica innovativa che si traduce in produttività e agilità. RPA (Robotic Process Automation) nasce per automatizzare i soli processi ripetitivi e a basso valore aggiunto, ma le aziende più moderne e innovative stanno già implementando le sue evoluzioni, parlando di Intelligent Process Automation (IPA) e di Hyperautomation, un trend che nel mondo automotive ha e avrà un impatto sempre più travolgente. 

Le dimensioni delle imprese che operano in questo mercato, il respiro globale delle loro operations e la complessità delle catene del valore creano un terreno estremamente fertile per RPA (Robotic Process Automation), che infatti viene adottata con successo in moltissimi processi e diversi use case. Gestione dei livelli di inventario, digitalizzazione dei processi documentali, onboarding dei fornitori, gestione degli ordini, automazione dei pagamenti, semplificazione dei flussi di magazzino rappresentano una minima parte delle aree di intervento e applicazioni dell’automazione robotica, che può intervenire su ogni processo che comprende segmenti rule-based, anche se basati sull’impiego di sistemi diversi. Uno dei grandi benefici di RPA (Robotic Process Automation) è proprio questo: efficientare i processi senza richiedere lunghe, costose e rischiose attività di integrazione dei sistemi, a salvaguardia del ROI.  

 

RPA nel settore automotive, tre applicazioni concrete 

Tantissimi task laboriosi, lunghi e ripetitivi, come la gestione dei processi di procurement e dei flussi di comunicazione con clienti e fornitori possono essere automatizzati in tutto o in parte sfruttando la potenza dei robot (software). L’evoluzione è molto rapida in tal senso: gli use case di oggi sono senz’altro una minima parte di quelli di domani, e chi decide di investire in innovazione potrebbe trovare in RPA (Robotic Process Automation) non soltanto un mezzo per efficientare i processi, ma anche un elemento di differenziazione sul mercato. Di seguito, alcuni ambiti di applicazione particolarmente significativi:  

  • Semplificazione dei processi amministrativi 

I produttori di automobili e gli altri attori della filiera gestiscono rapporti, processi e comunicazioni con centinaia di partner e fornitori differenti, trovandosi a dover gestire non solo un problema di multicanalità, ma svariati processi fortemente ripetitivi e automatizzabili.  

Ogni giorno, le aziende ricevono documenti, ordini e fatture in decine di formati diversi e sui canali più disparati, dal cartaceo all’e-mail ai formati strutturati. All’interno di un sistema di tale complessità, le aziende gestiscono operazioni come la registrazione di ordini e fatture (si pensi a quelle ricevute dall’estero, per esempio), la riconciliazione di ordini, fatture e pagamenti e molto altro, che rappresentano tantissime opportunità di applicazione di RPA (Robotic Process Automation). RPA, infatti, può standardizzare le informazioni e automatizzarne la registrazione nei sistemi gestionali, così da abbattere gli errori e i task ripetitivi, accelerando al contempo l’esecuzione dei processi e abbattendone i costi.  

  • Gestione dei trasporti 

I processi di movimentazione fisica delle merci possono essere ottimizzati attraverso l’utilizzo di bot RPA. Le aziende usano i sistemi di gestione dei trasporti (TMS, Transportation Management System), che consentono di pianificare, eseguire e monitorare i flussi logistici delle merci. Spesso, in fase di pianificazione molti task sono ancora manuali, compresa la scelta del carrier e l’ottimizzazione delle rotte. RPA può automatizzare quello che, a conti fatti, è un processo rule-based, ottenendo quotazioni in tempo reale, comunicandole al cliente ed eventualmente prenotando la spedizione.  

  • Inventory Management 

Gestire un accurato bilanciamento tra la domanda e lo stock di magazzino è un aspetto cruciale di un buon supply chain management. L’azienda e i suoi fornitori devono assicurarsi di avere quantità sufficienti di prodotto per soddisfare la richiesta del mercato. I sistemi RPA (Robotic Process Automation) possono monitorare costantemente i livelli di inventario, avvisare il superamento di una certa soglia e anche avviare automaticamente un processo d’acquisto. Certamente, in quest’ambito sarebbe ideale spingersi al di là dei processi rule-based e adottare soluzioni di Intelligent Process Automation (IPA) o Hyperautomation: in questo caso, infatti, i sistemi potrebbero decidere autonomamente la quantità di stock ottimale e quindi il riassortimento in funzione di svariati parametri, tra cui le previsioni della domanda.