Gli effort, gli sforzi, che soprattutto le Pmi dovranno fare per beneficiare dei vantaggi dell'IoT sulla Supply Chain sono diversi. Il primo ovviamente è di carattere economico: nonostante i costi sempre più contenuti delle soluzioni, l'investimento per la realizzazione delle soluzioni IoT è necessario. Fatto questo bisogna capire come trarre il massimo vantaggio da quell'investimento e quindi capire quali altri 'sforzi' l'azienda debba compiere. Questi ultimi possono essere raggruppati in tre grandi concetti: formazione e cultura aziendale per l'utilizzo dell'IoT nella Supply Chain; collaborazione in ottica di ecosistema con le terze parti; 'vision' sul futuro a medio e lungo termine da parte del management.
Idc, International Data Corporation, stima che nel 2022 la spesa mondiale per l'IoT sarà di circa mille miliardi di dollari. Secondo l'Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano in Italia il mercato IoT oggi vale intorno ai 7 miliardi di euro e le applicazioni IoT più diffuse sono quelle per la Smart Factory (il 51%), la Smart Logistic (28%) e lo Smart Lifecycle (21%). L'IoT nella Supply Chain serve alle aziende per migliorare la visibilità su tutta la catena della fornitura. L'utilizzo di IoT nei magazzini fornisce visibilità per la produzione e la gestione delle scorte. L'utilizzo di sensori sui mezzi di trasporto per le spedizioni e le consegne consente di raccogliere aggiornamenti in tempo reale. Le informazioni in tempo reale raccolte dall'IoT sulla Supply Chain possono aiutare a soddisfare le richieste dei clienti, a ridurre al minimo i tempi di inattività e ad aumentare l'efficienza complessiva della catena di approvvigionamento. Grazie al G5 inoltre, i tempi di trasferimento di dati e informazioni saranno molto ridotti, aumentando così l'efficienza e l'efficacia delle soluzioni IoT sulla Supply Chain.
Il primo sforzo, effort, per implementare soluzioni IoT nella Supply Chain di una PMI, è legato all'acquisizione di competenze da parte del personale dedicato. La consulenza di fornitori di piattaforme IoT per la Supply Chain è da considerarsi fondamentale non solo nella definizione del progetto tecnologico, ma anche in relazione alla formazione degli utenti che gestiranno quelle soluzioni. L'offerta di soluzioni IoT è ormai ampia ed articolata, ma da parte delle aziende utenti ci sono importanti lacune che devono essere colmate. Lo evidenzia uno studio dell'Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico secondo il quale a “frenare le imprese nell’avvio di progetti IoT sono la mancanza di competenze” e la poca propensione a prevedere piani di formazione o l’assunzione di personale specializzato. Afferma Giovanni Miragliotta, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Internet of Things: “Per crescere e innovarsi, le imprese dovranno aumentare impegno e investimenti nell’acquisizione e sviluppo di competenze IoT e imparare a valorizzare al meglio i dati raccolti … per rivoluzionare il proprio modello di business”.
Il secondo sforzo che le aziende dovranno fare per beneficiare al meglio delle soluzioni IoT sulla Supply Chain è direttamente connesso con la catena della fornitura stessa. In sostanza è necessario che in prospettiva Supply Chain 4.0 i dati raccolti dalle soluzioni di Internet of Things siano condivisi con la maggior parte delle figure coinvolte. Questo significa appunto fare uno 'sforzo' per comprendere che la collaborazione in un'ottica di ecosistema è alla base di una Supply Chain davvero efficiente. La maggior parte dei dati deve essere condivisa con le terze parti, i collaboratori, i consulenti, i fornitori e tutti quegli operatori coinvolti nella catena della logistica. Secondo una recente indagine di Accenture Strategy il 79% dei manager della logistica ritiene che la collaborazione possa rendere la Supply Chain più flessibile al fine di soddisfare al meglio le richieste dei clienti.
Per le imprese e le organizzazioni che vogliono implementare soluzioni IoT nella Supply Chain un ulteriore effort sarà quello di … guardare sempre avanti. Robotizzare la Supply Chain con IoT non è un progetto che ha un inizio e una fine, ma piuttosto è un processo in continuo divenire. Anche nel momento in cui soluzioni di Internet of Thing e Supply chain sono perfettamente integrate, è necessario che il Management dell'azienda, il Supply Chain Manager e la struttura che dirige siano mentalmente predisposti ad affrontare nuove sfide, a guardare al futuro a medio e lungo termine. Perché la Digital Transformation, grazie a soluzioni in continua evoluzione, a costi di implementazione sempre più contenuti, ma soprattutto in funzione dell'aumento della competitività del mercato, diventerà una prassi e non più un obiettivo.