Gli Incentivi per l'industria 4.0 definiti nel Nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 comprendono una serie di agevolazioni fiscali in forma di credito d’imposta per gli investimenti effettuati dalle imprese in beni materiali e immateriali. I benefici fiscali sono calcolati sul costo di acquisto e sono pensati per il sostegno dell’innovazione tecnologica delle imprese, soprattutto PMI, per progetti, così come definito dal MISE, di “connessione tra sistemi fisici e digitali, analisi complesse attraverso Big Data e adattamenti real-time”. In sostanza si incentiva l'utilizzo della Rete per la connessione dei macchinari, l’analisi delle informazioni e quindi una gestione flessibile del ciclo di vita dei prodotti. I grandi comparti interessati dagli incentivi per l'Industria 4.0 per le Smart Factory e le Smart Technologies sono l'IT, Information Technology, con le sue propaggini IIoT, Industrial Internet of Things, e l'OT, Operation Technology, e tutto il mondo dell'Advanced Automation.
Il Nuovo Piano Nazionale di Transizione per gli incentivi all'impresa 4.0 prevede un potenziamento delle aliquote di detrazione del credito di imposta con lo scopo di incrementare gli investimenti privati, dare certezze normative fino alla prima metà del 2023 e in relazione ai piani di ammortamento e attività di R&D, ricerca e sviluppo, delle imprese. Il Piano di Transizione è diretto alle aziende di qualunque settore comprese le PMI che intendano attuare quella trasformazione digitale e tecnologica che permetta loro di essere competitive sul mercato nazionale e globale. Sono escluse, come riportato nella Legge di Bilancio 2021, “le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale o sottoposte ad altra procedura concorsuale o che abbiano in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni”.
La 'Nuova Sabatini', la Legge n.178/2020, conosciuta come la Legge di Bilancio 2021, ha introdotto novità alla normativa precedente anche a seguito delle enormi difficoltà registrate dalle imprese a causa della pandemia da Covid-19. Le agevolazioni previste per le PMI consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari di finanziamenti a sostegno di investimenti per l'industria 4.0 e di un contributo da parte del Mise in rapporto agli interessi su quei finanziamenti. Per aderire alle agevolazioni fiscali, il progetto di finanziamento deve avere alcuni requisiti: non avere una durata superiore ai 5 anni, avere un importo compreso tra i 20mila e 4 milioni di euro, venire interamente utilizzato a copertura degli investimenti ammessi dalla Legge.
C'è un piano dettagliato di tetti di aliquote previste nel Piano Transizione 4.0 che prevede agevolazioni per beni materiali e immateriali, per attività funzionali allo svolgimento del lavoro in modalità agile, investimento per attività di ricerca e sviluppo, sviluppo e design, attività legate alla transizione ecologica, ecc., calcolati in base all'importo dell'investimento richiesto. La procedura per accedere agli incentivi industria 4.0 è stata definita dallo stesso Mise. L’azienda richiede il finanziamento allegando la domanda di accesso al contributo statale. La banca o l'intermediario, verificata la regolarità formale e la sussistenza dei requisiti, trasmette al Ministero la richiesta: quest'ultimo conferma ai finanziatori la disponibilità, totale o parziale, del contributo e del piano di erogazione. A questo punto l'intermediario finanziario stipula un contratto di finanziamento con l’azienda la quale deve attestare sulla piattaforma del Mise l’avvenuta ultimazione e richiede l’erogazione del contributo.
Per le imprese è importante effettuare il calcolo del contributo possibile da parte dello Stato. Le risposte dettagliate sono disponibili nella Sezione FAQ del sito del Ministero dello Sviluppo Economico, ma in linea di massima si può procedere così. Al finanziamento richiesto ad un istituto bancario o intermediario è concessa una agevolazione del 2,75% per investimenti ordinari e del 3,75% per investimenti in tecnologie digitali. Il contributo è erogato secondo un piano di concessione: per domande di finanziamenti non oltre i 100 mila euro presentate dal primo maggio 2019 il Ministero indica sessanta giorni l'erogazione del contributo in un’unica soluzione. Nella sezione dedicata si trova il foglio di calcolo del contributo per 'Beni strumentali – Nuova Sabatini'. Tra i benefici delle agevolazioni per l'Industria 4.0 anche il fatto che il credito d’imposta non concorre alla formazione della base imponibile per l’imposta regionale sulle attività produttive ed è cumulabile con altre agevolazioni.