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Blockchain nella moda: come garantire l'autenticità del prodotto

Scritto da Digital Technologies | 6 febbraio 2020

Quando si parla di Blockchain nella Moda ci si riferisce a uno strumento tecnologico che, per sua stessa natura, potrebbe risolvere uno dei problemi più sentiti dagli operatori del settore: la contraffazione. Che si tratti di una piaga per l’industria, e specialmente per il Made in Italy, è cosa evidente e risaputa, ma non tutti sono al corrente dei numeri del fenomeno, tra i quali quello dei sequestri: solo in Italia, parliamo di 68 milioni di prodotti sequestrati dalla Guardia di Finanza in 18 mesi (via: Il Sole24Ore), che corrispondono non solo a una cifra astronomica di lucro cessante, ma anche a un danno d’immagine enorme. Esclusi i casi di contraffazione e di originalità palesi, c’è infatti una zona grigia in cui il cliente, magari attratto da un’offerta particolarmente interessante, si interroga sull'effettiva autenticità dei prodotti e, non ottenendo risposta certa, desiste dall’acquisto.


Blockchain nella moda,
 gli use case concreti 

In che modo si manifesta, dunque, l’associazione tra blockchain e moda? La catena di blocchi ha una serie di peculiarità che assecondano perfettamente le esigenze dei legittimi operatori di questo mercato: com’è noto, infatti, la blockchain è un registro distribuito, condiviso tra tutti i partecipanti della rete (nodi) e i cui dati, una volta registrati e validati dai nodi stessi, non possono più essere modificati.  

Regolare la Supply Chain della moda con la Blockchain

La blockchain può essere dunque la piattaforma stabile su cui regolare i rapporti tra tutti i partecipanti di estese Supply Chain del settore moda, facendo perno sulle caratteristiche di trasparenza, condivisione e sicurezza tipiche dello strumento. Non bisogna dimenticare, infatti, che tali filiere sono generalmente contraddistinte da grande complessità, da un’estesa distribuzione geografica e dal coinvolgimento di moltissimi attori dotati di livelli diversi di digitalizzazione. Ecco perché con la blockchain è possibile effettuare un tracciamento completo del prodotto, verificarne l’origine, la provenienza delle materie prime e tutti i passaggi intercorsi all’interno della filiera.  

Dunque, la condivisione delle informazioni all’interno di uno strumento sicuro come la blockchain ben si presta ad almeno tre tipi di applicazioni concrete:


1. Blockchain per l'autenticità nella moda

È il principale degli obiettivi ed è fondamentale sia per le aziende, che in questo modo possono verificare che i propri fornitori rispettino gli accordi contrattuali, ma anche per i clienti finali, che con un tag e uno smartphone potrebbero giungere a conoscenza di tutte le informazioni relative al prodotto e verificarne così l’autenticità. Quasi superfluo sottolineare, infatti, che un prodotto contraffatto non potrebbe mai esibire una tale prova ai propri clienti.


2. Trasparenza
ed efficienza delle Supply Chain 

La trasparenza delle informazioni relative alla catena di approvvigionamento, fornita al mondo della moda dalla Blockchain non ha l’unico fine di garantire l’autenticità del prodotto, ma anche il rispetto delle norme e delle promesse che molte aziende, per differenziarsi e acquisire un vantaggio competitivo, fanno ai propri clienti. Per esempio, conoscere da dove proviene una stoffa, qual è il suo produttore, i tempi e le modalità di realizzazione garantisce l’attendibilità delle certifiche di qualità e fa sì che il cliente si leghi a un marchio che garantisce - dati alla mano - certi standard di sostenibilità. Al contrario, lo stesso meccanismo fa sì che i produttori non possano più lavorare con fornitori magari molto economici, ma noti per praticare condizioni di lavoro pericolose, illegali o, comunque, contrastanti con la visione e la cultura del brand.


3. Blockchain, moda e i trasferimenti di proprietà

In ambito di Blockchain e moda vanno senza dubbio citati trasferimenti di proprietàCon questa espressione si intendono almeno due cose: usare la Blockchain per certificare i trasferimenti della mercema anche impiegare lo stesso strumento per porli in essere mediante token e smart contract. La Blockchain, infatti, funge da registro di un certo prodotto e può includere tutta la sua storia: quando è stato realizzato, come, in che tempi, chi ha fornito le materie prime, dove sono state lavorate ecc., ma anche tutti i passaggi di proprietà del prodotto finito, così come i rapporti commerciali tra le parti (i nodi della rete di blocchi) impegnate nella sua realizzazione.