Ad oggi, si contano più di 1.000 Benefit Corporation in Italia. La società Benefit è un ente economico che oltre a perseguire lo scopo di lucro, si impegna ad avere un impatto positivo nei confronti della società e/o dell’ambiente. Si parla spesso di Benefit Corporation Italia perché il nostro ordinamento è stato il primo al mondo dopo gli Stati Uniti ad aver disciplinato il fenomeno con la Legge di Stabilità del 2015 entrata in vigore il 1° gennaio 2016.
Per prima cosa, le Benefit Corporation in Italia sono società con scopo di lucro, che quindi indirizzano le proprie attività alla creazione di valore economico e alla distribuzione degli utili. È peraltro vero che, nel corso del tempo, i sistemi economici, le aziende e i consumatori hanno attribuito sempre maggiore rilevanza ai temi della sostenibilità, della trasparenza, dell’inclusione e della prosperità ambientale e sociale, andando a premiare le imprese le cui attività fossero portatrici di questi valori. A livello legislativo diventava così necessario introdurre, all’interno della tradizionale bipartizione tra società for profit e no profit, un terzo soggetto giuridico che perseguisse sì la propria crescita economica ma anche un impatto positivo sulla società e sull’ambiente, operando in modo trasparente, responsabile e sostenibile: queste sono le Benefit Corporation.
Quello delle Benefit Corporation è dunque un nuovo modello (virtuoso) d’impresa, nel quale lo scopo del beneficio comune (persone, territori, ambiente…) fa parte dell’oggetto sociale e permea il modello di business. Queste imprese hanno dunque una specifica responsabilità in tal senso e il management, tenuto a perseguire l’oggetto sociale, deve riuscire a bilanciare l’interesse dei soci con quello comune. Qualsiasi tipologia societaria può diventare Benefit Corporation in Italia, previa modifica in tal senso del proprio Statuto.
La disciplina delle Benefit Corporation Italia prevede la nomina di un responsabile d’impatto, preposto a garantire che l’azienda persegua effettivamente il beneficio comune. Altra caratteristica centrale è la trasparenza: la società deve redigere e pubblicare una relazione annuale di impatto, che va allegata al proprio Bilancio e depositata presso il Registro. L’obbligatorietà della Relazione, che peraltro è soggetta a regole ben definite a livello di contenuto, è un’ulteriore dimostrazione di trasparenza e di assunzione di responsabilità nei confronti del beneficio collettivo.
Definita la Benefit Corporation Italia, ci si può domandare cosa spinga così tante imprese a percorrere questa strada. Innanzitutto, la presa di coscienza che le organizzazioni hanno un impatto molto forte sulla sostenibilità sociale e ambientale e che tale sostenibilità vada tutelata a beneficio del mondo di oggi e di domani. Per questo, investitori e consumatori sono fortemente attratti dalle aziende che, oltre all’utile, puntano ad un impatto positivo sulla collettività: come si è visto, le società benefit vincolano il management a perseguire questo scopo e quindi garantiscono agli investitori che l’azienda non si possa sottrarre al proprio obbligo legale. Tutto ciò favorisce le imprese, poiché permette loro di attrarre importanti investimenti con cui finanziare la propria crescita. Gli investitori, dal canto loro, sono ulteriormente favoriti dalla trasparenza delle Benefit Corporation, caratteristica nativa del nuovo modello.
Infine, ma tutt’altro che secondario, le Benefit Corporation attraggono i migliori talenti poiché le nuove generazioni, sempre più centrali nel mondo del lavoro, ritengono che lo scopo dell’azienda sia fondamentale per la scelta dell’ambiente lavorativo. In un’era di fortissimo skill gap, e in cui è sempre più complesso far incontrare la domanda e l’offerta di competenze, avere un potere di attrazione e di retention nei confronti dei talenti si traduce immediatamente in un vantaggio competitivo.