Comprendere i benefici della paperless factory è essenziale al fine di intraprendere e portare avanti il processo di digitalizzazione nel contesto manifatturiero. La realtà, infatti, è una sola: nonostante si parli spesso di Industry 4.0, di sensori e attuatori IoT e di piattaforme analitiche in cloud e all’edge della rete, la realtà è che all’interno del ciclo di produzione, molte aziende hanno difficoltà ad abbandonare i tradizionali processi paper-based su cui hanno basato per decenni la propria produttività. Parlare di benefici della paperless factory significa innanzitutto sapere che il processo di transizione è tutt’altro che esaurito: in una buona percentuale di casi, le distinte base, i disegni tecnici, le istruzioni di lavorazione e le sequenze vengono ancora trasmesse tramite documenti cartacei, con tutte le conseguenze del caso in termini di costi, possibilità di errore, impossibilità di effettuare valutazioni di performance e di gestire la produzione nel migliore dei modi.
In che modo la tecnologia può intervenire in un contesto industriale tradizionale e sviluppare i benefici della paperless factory? Il discorso è piuttosto complesso poiché bisognerebbe innanzitutto valutare quanti e quali siano i processi paper-based utilizzati nell’ambito delle operations: talvolta, per esempio, manca un sistema informativo esecutivo (il MES, di fatto), in altri casi c’è ma non è connesso alle macchine bensì soltanto con l’ERP, per cui i dati tra lo shop floor e il MES vengono trasferiti manualmente usando dei documenti.
In tutti questi casi, la completa digitalizzazione dei processi – che, come anticipato, passa spesso per l’introduzione di un Manufacturing Execution System – fornisce una serie di benefici essenziali in termini di efficienza, di ottimizzazione dei costi e anche di automazione. Cogliere i benefici della paperless factory significa quindi andare molto di là dei costi della carta e dell’archiviazione, raggiungendo concetti più alti di efficienza e di sfruttamento dei dati. La paperless factory è infatti il primo passo verso il manufacturing data driven, ovvero il pre-requisito di iniziative di industria 4.0 che coinvolgono tecnologie avanzate come IoT, AI, Augmented Reality nel controllo qualità e via dicendo.
Come cogliere i benefici della paperless factory? Ovviamente analizzando dati che dimostrino in modo inequivocabile i vantaggi della digitalizzazione. Ecco alcune sfere su cui concentrarsi, specifiche del contesto manifatturiero.
Un fondamentale beneficio della paperless factory è la riduzione dei lead time, per cui esso è il primo parametro da valutare per quantificare gli effetti della digitalizzazione. Ovviamente da una produzione più rapida dipende maggiore efficienza, capacità di soddisfacimento di un numero maggiore di ordini nell’unità di tempo e maggiore competitività sul mercato.
Se chiedete a un imprenditore quale siano i principali driver della digitalizzazione, vi parlerà senz’altro di rispetto dei tempi di consegna dei prodotti. Il contesto manifatturiero è di per sé complesso, il più delle volte caotico per via degli imprevisti e ordini urgenti che stravolgono la pianificazione. Processi completamente digitali, compreso quello di schedulazione delle risorse, sono estremamente utili per far fronte alle normali difficoltà dei cicli produttivi, sia a livello di reparto che di singola linea.
L’attrezzaggio (o setup) è una sorta di male necessario nel contesto del ciclo di produzione. Non se ne può fare a meno ma è uno dei costi più rilevanti con cui un direttore di produzione ha a che fare quotidianamente. Per valutare i benefici della paperless factory si può anche valutare la riduzione dei tempi di attrezzaggio e tradurla in riduzione dei costi: la possibilità di rivedere la schedulazione in funzione degli ordini e di allocare le risorse migliori permette, tra l’altro, anche di ottimizzare i tempi di setup.
Altro indubbio beneficio della factory data-driven (che per definizione è paperless) è l’abilitazione di fattispecie gestionali avanzate, come la manutenzione predittiva. Elaborando i dati provenienti dalle macchine, essa consente di intervenire con la manutenzione solo quando ce n’è realmente bisogno e prima di un fermo macchina. La riduzione dei “downtime” è anch’esso un beneficio della paperless factory e va considerato accuratamente.